Donare la vita, fondare una famiglia, avere un bambino comportano, per il soggetto che ci investe il suo desiderio, una « mutazione soggettiva [1] ». L’atto che ciò costituisce, ci dice Jacques-Alain Miller, se è « vero nel senso di Lacan [può essere considerato come] un « suicidio del soggetto [2] » da mettere « tra virgolette per indicare che può rinascere, ma ne rinasce in maniera differente [3] ». Il soggetto rinasce altro, ed è a questo titolo che il suo atto assume lo statuto di un dire. Non s’iscrive come una continuità di un pensiero, ma come una discontinuità, come un oltrepassamento di questo stesso registro. Mira « il cuore dell’essere : il godimento [4] ». La responsabilità che ciò implica « non riposa su di una padronanza ma sul desiderio[5] ». Non si fonda su di un sapere ragionevole ma sulla scommessa di una parte di sé che può esperirsi con un « sentimento di rischio assoluto [6] ».
L’etica della psicoanalisi è un etica dell’atto in quanto si basa sul desiderio ed il godimento al cuore dell’essere del soggetto. Si tratta dunque di un’etica del « uno ad uno », in quanto questa è sostenuta dal desiderio dell’analista, che mira la differenza assoluta, il punto di solitudine e di singolarità originaria e vivificante al cuore dell’essere d’un soggetto. A questo titolo, come lo ricordava recentemente Clotilde Leguil su France Culture, la psicoanalisi può essere intesa come una pratica che « fa avverare la vita attraverso le parole [7] ».
Ognuno dei testi di questo nuovo numero di Ombilic ci fa scorgere, a modo suo, l’etica della cura analitica. Ognuno dei suoi contributi propone un’orientamento verso quella che sarebbe un’assunzione di questa parte vivente nel soggetto da parte del medesimo, e ciò indipendentemente dalla sua possibile declinazione ulteriore nel desiderio di avere figli.
Al polo opposto di tale dominio etico, potrete scoprire l’attualità della crescente mercificazione del dono dell’ovulo di cui Céline Gauthier [8] denuncia le insidie e le derive attraverso l’intervista che ha concesso all’équipe di PIPOL 10.
Buona lettura e buona scoperta !
Traduction vers l’italien: Alessio Catavère
Riletto: Elena Madera
Fotografia: ©Laporte Françoise: https://www.francoiselaporte.com/
Bibliografia
« Un uomo non diviene padre che alla condizione di consentire al non-tutto che fa la struttura del desiderio femminile. » (Traduzione libera)
Miller J.-A., « L’enfant et l’objet », intervento al congresso di Losanna intitolato “ L’enfant entre la mère et la femme “, 1996, pubblicato in La petite girafe, n°18, 2003, p. 10.
[1] Miller J.-A., (1988), Jacques Lacan. Osservazioni sul suo concetto di passaggio all’atto, in Id., I paradigmi del godimento, Roma, Astrolabio, 2001.
[2] Ibid.
[3] Ibid.
[4] Ibid.
[5] Leguil Cl., Céder n’est pas consentir, Paris, PUF, 2021, p. 34.
[6] Ibid., p. 33.
[7] Cf. Intervento de Clotilde Leguil su France Culture per il programma Les Chemins de la philosophie, in un numero intitolato « L’utérus sur le divan » trasmesso il 2 marzo 2021. Disponibile su internet.
[8] Céline Gauthier è giornalista, co-fondatrice del trimestrale di ricerca e di narrazione Médor et autrice dell’articolo « La maculée conception. Ces bébés belges issus du business des ovules espagnols » disponibile su Internet : https://medor.coop/magazines/medor-2-spring-2016/business-ovocytes-ovules-espagne/?full=1