“Le onde passano: di freddo, di paura, di rabbia, d’impotenza, d’insubordinazione, di incondizionata protesta …
Onde; per accostare dove?”
HENRI MICHAUX, Coups d’arrêt
Lo scontro quotidiano[1] potrebbe essere uno dei nomi dell’espressione anglofona struggle for life. Tale è il titolo di una serie di quattro fumetti, ideata da Manu Larcenet, autore prolifico il cui successo potrebbe averlo ingombrato. Vi scopriamo il protagonista, Marco, che vive un periodo buio della sua vita costellata da attacchi d’ansia e cessazione di ciò che lo sosteneva. Ha viaggiato per il mondo come fotografo, ora non ne ha più voglia. Era in analisi, ma ha smesso (temporaneamente) di andarci. Che ha intenzione di fare?
Suo padre muore alla fine del secondo volume. L’autore pone allora sul cammino del personaggio uno strano taccuino che il padre aveva conservato da decenni. Marco lo legge dall’inizio alla fine, ma senza capirci nulla. Non è che una successione di descrizioni datate e laconiche: « 30 agosto 1991 : Vento. Un sottile strato di sabbia rossa copre gli alberi » ; nulla su di lui o suo fratello. Eredità incomprensibile che intanto provoca la rabbia del personaggio; M. Larcenet coglie con precisione qualcosa della trasmissione in questo taccuino.
Hélène Bonnaud scrive che “Quello che i genitori vorrebbero trasmettere non è quello che il bambino sceglie di ricevere. […] E poi c’è quello che la madre e il padre trasmettono senza saperlo, a loro insaputa, e che alla fine è la cosa più sorprendente”.[2] Ne Lo scontro quotidiano il personaggio lotta per ritrovare ciò che potrebbe ancora sostenerlo nell’esistenza. Quel taccuino allora appare come una trasmissione di suo padre non solo all’insaputa di costui, ma è soprattutto rivolto a cingere la lettera di questa trasmissione– tra senso e fuori-senso; tra le sue descrizioni fotografiche e l’incongruenza di annotare di « intimo » solo questo per una vita intera. E allora il personaggio sceglie di farsene carico a modo suo, si immerge in un autore il cui disegno funge non solo da legame con l’Altro, bensì anche con la vita[3].
In questo numero di Ombilic, scopriamo l’alto grado di attività con cui si sta preparando il congresso Pipol 10 ! In un’intervista per il canale YouTube, Dominique Holvoet traccia le linee direttrici del congresso, del suo programma, con tanto di sorprese e novità. Non lasciatevi scappare questa intervista, che fa passare dal « desiderio » di iscriversi al « volere » iscriversi.
E naturalmente, questa settimana verranno pubblicati tre nuovi articoli di grande qualità, tanto per ricordarci che questo congresso non è una « comunicazione », ma un appassionato lavoro in divenire sull’attualità del tema « Volere un bambino ? ».
Infine, vi invito a visitare la galleria del sito Pipol 10, che accoglie le opere di artisti venuti ad offrirci l’opportunità di illustrare gli articoli con delle vere perle. Questa settimana rende omaggio a un’artista e al suo lavoro. Buon viaggio!
Bibliografia
Lacan J., “Una questione preliminare ad ogni possibile trattamento della psicosi”, Scritti, vol. II, Torino, Einaudi, 1974, p. 552.
Fotografia: ©Swoboda Frédéric : www.proximac.blog
[1] Larcenet M., Lo scontro quotidiano, Roma, Coconino Press, 2014.
[2] Bonnaud H., L’inconscio del bambino, Roma, Quodlibet, 2018, p.97-99
[3] Intervista a Manu Larcenet, diretta da Julien Bisson, “Pour être authentique, l’art doit être proche de la folie”, disponibile su internet : https://www.lexpress.fr/culture/livre/manu-larcenet-pour-etre-authentique-l-art-doit-etre-proche-de-la-folie_1818506.html.